Obiettivo Specifico 2. Integrazione/Migrazione legale 

Obiettivo nazionale 2. Integrazione – piani di intervento regionali per l’integrazione dei cittadini di paesi terzi

Piano Regionale prog-2463

LAB’IMPACT

Capofila Regione Lombardia

 

Lab’Impac è il Piano regionale di interventi realizzato nel territorio della Lombardia per l’integrazione dei cittadini di paesi terzi e finanziato dal Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione (FAMI 2014-2020). La finalità è quella di rafforzare e consolidare un sistema di governance multilivello, attraverso una partnership che vede Regione Lombardia come capofila e una rete di soggetti attuatori costituita da 35 Ambiti Territoriali, attuatori degli interventi a livello locale e a loro volta capofila delle reti territoriali. La realizzazione degli interventi è accompagnata da due ulteriori soggetti: Anci Lombardia e Fondazione ISMU.

Il Piano è articolato secondo quattro macroazioni:

  1. Qualificazione del sistema scolastico in contesti multiculturali, anche attraverso azioni di contrasto alla dispersione scolastica.
  2. Promozione dell’accesso ai servizi per l’integrazione.
  3. Servizi di informazione qualificata, attraverso canali regionali e territoriali di comunicazione.
  4. Promozione della partecipazione attiva dei migranti alla vita economica, sociale e culturale, anche attraverso la valorizzazione delle associazioni.

 

Obiettivi specifici

  • Facilitare l’accesso e l’utilizzo da parte dei cittadini di paesi terzi della rete di sportelli informativi dedicati e attraverso la messa in rete degli stessi con quelli esistenti, al fine di intercettare la persona, laddove essa si presenta
  • Qualificare il sistema di unità di offerta sociali garantendo competenza nella valutazione dei bisogni ed efficaci e adeguate risposte.
  • Aumentare la capacità di ascolto, lettura e codifica della domanda da parte dei servizi sociali nei confronti dei cittadini dei paesi terzi attraverso un qualificato servizio di mediazione linguistico culturale.
  • Sostenere il sistema scolastico per un’adeguata accoglienza e inclusione dei minori/adolescenti e favorendo l’integrazione attraverso la mediazione linguistico culturale/facilitazione linguistica qualificata.
  • Facilitare la comunicazione tra insegnanti, alunni stranieri e famiglie attraverso percorsi di Mediazione Linguistico culturali.
  • Sviluppare un maggior senso di legame comunitario dei cittadini di origine straniera che vivono nei territori.
  • Sviluppare opportunità d’incontro, di socializzazione e di aggregazione delle persone nei luoghi di vita: famiglia, condominio, quartiere, paese, parrocchia, luogo di lavoro, scuole.
  • Rafforzare le reti collaborative presenti pubbliche e private, sia tra gli enti pubblici istituzionali che con le organizzazioni del privato sociale ed le reti informali delle comunità.

PROPOSTA DI AZIONE TERRITORIALE Terre di Inclusione: percorsi di dialogo nel Cremonese e Casalasco

Partner di progetto:

Azienda Sociale Cremonese – ente capofila; Consorzio Casalasco Servizi Sociali; Unione lombarda dei comuni di Piadena e Drizzona; Azienda Socio-Sanitaria Territoriale Cremona; Agenzia di Tutela della Salute Val Padana; Istituto Comprensivo “G. Marconi” di Casalmaggiore; Istituto Comprensivo “G. Diotti” di Casalmaggiore; Istituto Comprensivo “G. M. Sacchi” di Piadena; Istituto di Istruzione Superiore “G. Romani” di Casalmaggiore; Fondazione Santa Chiara; Centro Provinciale Istruzione Adulti Cremona ; Consorzio Sol.Co. Cremona società cooperativa sociale; Cooperativa sociale Nazareth; Servizi per l’Accoglienza società cooperativa ONLUS; Sentiero società cooperativa sociale ONLUS; Mestieri Lombardia Cremona.

La rete è composta da soggetti attivi sul territorio da anni nella programmazione di interventi di inclusione sociale, nello specifico su esperienze relative al tema immigrazione anche e soprattutto in ottica di attivazioni di comunità attraverso progettualità incluse nei finanziamenti di Welfare in Azione – Fondazione Cariplo.

Nello specifico, le realtà pubbliche hanno sostenuto percorsi di promozione dell’offerta di servizi e facilitazione dell’accesso alle misure diffondendo materiale informativo in diverse lingue e svolgendo varie attività. Negli anni è stato significativo il lavoro integrato tra ex-ASL ed enti locali per la realizzazione di una governance multilivello relativamente al tema dell’immigrazione. Risulta importante da sottolineare anche l’impegno sul territorio delle organizzazioni pubbliche per la gestione dei servizi sociali nella realizzazione di interventi a supporto della comunità e promozione di azioni di welfare generativo. In tal senso è stato rilevante l’apporto delle organizzazioni del Terzo Settore nella concretizzazione di misure integrate e innovative. Inoltre, i soggetti della cooperazione sociale sono da tempo protagonisti di progetti rivolti alla comunità. In particolare, sono titolari della gestione dell’accoglienza di richiedenti asilo presso CAS e SPRAR del territorio oltre che di varie progettualità relative all’inclusione sociale di cittadini di origine straniera. Il lavoro nel campo dell’accoglienza ha permesso a queste organizzazioni di approfondire la tematica dell’immigrazione facendo emergere nuovi bisogni e risorse relativamente al territorio in questione.

Finalità generale

Con il progetto “Terre di Inclusione: percorsi di dialogo nel Cremonese e Casalasco” si vuole rispondere ai bisogni del territorio in termini di inclusione sociale e facilitazione dell’accesso ai servizi per la popolazione di origine straniera.

Obiettivi specifici

Azione 1: Miglioramento dell’offerta formativa per la popolazione adulta straniera e per studenti della scuola primaria o secondaria di primo e secondo grado, attraverso la realizzazione di percorsi di studio della lingua italiana a potenziamento delle normali attività didattiche per giovani di origine straniera; l’attuazione di iniziative di supporto allo studio estivo per giovani delle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado; l’attivazione di percorsi di potenziamento linguistico per adulti stranieri, con particolare riguardo verso le donne, solitamente più penalizzate dal punto di vista linguistico.

Azione 2 – Arricchimento dell’offerta di mediatori linguistico-culturali e ottimizzazione del loro operato sul territorio attraverso promozione di corsi di formazione per operatori del comparto sociale e sanitario per il miglioramento delle capacità di lavoro in équipe con la figura del mediatore linguistico-culturale; realizzazione di un corso di formazione con tirocinio per mediatori sul territorio cremonese-casalasco; istituzione di un elenco di mediatori unico per il territorio; redazione di un protocollo operativo complessivo per gli enti pubblici e privati per l’impiego e la retribuzione dei mediatori linguistico-culturali.

Azione 3 – Ampliamento del materiale informativo relativo all’accesso ai servizi socio-sanitari e alle progettualità del territorio attraverso raccolta del materiale informativo già presente; ampliamento del materiale proposto anche con la traduzione in più lingue rispetto a quelle previste attualmente; promozione e maggiore diffusione del materiale in questione.

Azione 4 – Incremento dell’inclusione sociale attraverso la partecipazione all’associazionismo sul territorio attraverso mappatura delle iniziative promosse sul territorio da associazioni di volontariato relative al tema dell’inclusione sociale; sostegno alle attività già in atto e promozione delle stesse; promozione di attività e progetti che coinvolgano persone di origine straniera, in particolare giovani e richiedenti asilo sul territorio; valorizzazione delle associazioni di stranieri; promozione di canali di comunicazione tra associazionismo e enti pubblici e amministrazioni locali.

 

Di seguito alcune delle attività già avviate:

locandina potenziamento Casalma

locandina potenziamento Casteldidone

locandina potenziamento Pizzighettone adulti

locandina potenziamento Pizzighettone minori

LOCANDINA_FAMI_MEDIATORE