APERTURA NUOVO BANDO BONUS ASSISTENTI FAMILIARI e SPORTELLO

il Bonus “Assistenti Familiari” è finalizzato all’erogazione di un rimborso per le spese sostenute per l’assistente familiare iscritto in uno o più registri territoriali degli Assistenti familiari presenti presso gli Ambiti territoriali.

Il servizio dello sportello mira alla semplificazione della ricerca di assistenti familiari disponibili ad occuparsi della cura e assistenza della persona in condizione di fragilità o di non autosufficienza.

Lo sportello offre un servizio di assistenza, informazione e consulenza per l’incontro tra domanda e offerta di lavoro rivolto alle persone in condizione di fragilità e non autosufficienza, o loro familiari, che necessitano di servizi di assistenza a domicilio, e alle lavoratrici/tori disponibili a trovare un impiego come assistenti familiari.

Lo sportello ha il compito di tenuta del registro locale delle assistenti familiari (l’iscrizione al registro dell’assistente familiare è requisito indispensabile per i datori di lavoro che richiedono il bonus). 

Lo sportello è a disposizione anche per supporto alla persona in condizione di fragilità o suo familiare per la presentazione della domanda bonus assistente familiare.

Il Con.Ca.S.S. presta servizio di consulenza alle famiglie residenti nei Comuni Consorziati (Casalmaggiore, Calvatone, Casteldidone, Cingia de Botti, Gussola, Martignana di Po, Motta Baluffi, Piadena Drizzona, Rivarolo del Re ed Uniti, San Giovanni in Croce, San Martino del Lago, Scandolara Ravara, Solarolo Rainerio, Spineda, Tornata, Torricella del Pizzo, Voltido).

Il destinatario della misura “Bonus Assistenti familiari” è l’intestatario del contratto con l’assistente familiare, sia esso la persona assistita o un familiare non obbligatoriamente convivente, che può essere anche amministratore di sostegno/tutore. La persona assistita, inoltre, può essere rappresentata da un amministratore di sostegno/tutore, diverso dal familiare.

 

Il richiedente del beneficio è sempre l’intestatario del contratto che può essere:

  • la persona assistita, in questo caso presenta la domanda la persona assistita e l’ISEE di riferimento è il proprio. Oppure, il familiare per conto della persona assistita intestataria del contratto, ma impossibilitata a presentare la domanda (ISEE di riferimento è quello della persona assistita);
  • un familiare anche non convivente, in questo caso l’ISEE di riferimento è quello del familiare. Il familiare può ricoprire anche il ruolo di amministratore di sostegno/tutore;
  • un amministratore di sostegno/tutore diverso dal familiare, in questo caso l’ISEE di riferimento è quello della persona assistita.

 

L’intestatario del contratto deve essere in possesso dei seguenti requisiti:

  • ISEE uguale o inferiore a € 35.000,00:
  • o ISEE < = 25.000,00 €: tetto massimo di contributo riconoscibile, non superiore al 60% delle spese effettivamente sostenute per la retribuzione dell’assistente familiare, pari a 2.400,00 €;
  • o ISEE > 25.000,00 € e <= 35.000,00 €: tetto massimo di contributo riconoscibile, non superiore al 60% delle spese effettivamente sostenute per la retribuzione dell’assistente familiare, pari a 2.000,00 €;
  • Contratto di lavoro, regolarmente registrato e in corso di validità, sottoscritto con un Assistente familiare iscritto in uno o più registri territoriali presenti presso gli Ambiti Territoriali e corrispondente a quanto indicato nell’art.7 della l.r. 15/2015 per ogni assistente che si dovesse alternare alla cura.

 

Il contributo concesso non potrà superare l’importo massimo previsto dal bando per fascia ISEE. Qualora le spese effettivamente sostenute fossero inferiori al contributo previsto dal bando, lo stesso verrà comunque calcolato in base al 60% delle spese stesse.

 

Qualora il contratto sia stato sottoscritto con un Ente di Settore:

  • il richiedente rimane la persona assistita o un familiare, non obbligatoriamente convivente, o l’amministratore di sostegno/tutore a seconda di chi ha sottoscritto il contratto;
  • l’ISEE deve far riferimento alla persona assistita o ad un familiare dell’assistito, nel caso in cui il contratto sia stato da loro sottoscritto, oppure alla persona assistita se la domanda viene effettuata da un amministratore di sostegno/tutore diverso dal familiare;
  • in fase di presentazione della domanda dovrà essere allegata oltre al contratto, la lettera di incarico dell’Ente di settore presso la persona assistita, per ogni assistente che si dovesse alternare alla cura dalla quale si evince che la persona incaricata presta servizio presso l’assistito.

 

Si precisa che è prevista la compatibilità con le misure B1 e B2.

Le domande devono essere presentate dai richiedenti obbligatoriamente in forma telematica su Bandi online, pena la non ammissibilità, per mezzo del Sistema Informativo Bandi online disponibile all’indirizzo di Regione Lombardia: www.bandi.regione.lombardia.it

Le domande possono essere presentate previa autenticazione su Bandi online attraverso:

  • SPID: sistema pubblico di identità digitale
  • CNS: Carta Nazionale dei Servizi
  • CIE: Carta d’Identità Elettronica

 

Il soggetto richiedente dovrà provvedere ad allegare alla domanda la seguente documentazione, anch’essa caricata elettronicamente sul Sistema Informativo:

  • copia del contratto di lavoro sottoscritto con l’Assistente familiare in corso di validità; in alternativa “Denuncia rapporto di lavoro domestico” inviata all’INPS;
  • giustificativi delle spese effettivamente sostenute, quietanzate di avvenuto pagamento e/o estratti conto bancari da cui risultano i pagamenti riguardanti il contratto presentato (tutti da caricare a sistema);

 

Oltre a quanto sopra, se del caso, dovrà allegare anche:

  • copia dell’atto di nomina dell’amministratore di sostegno/tutore (nel caso di presentazione della domanda da parte dell’amministratore di sostegno/tutore a nome e per conto della persona assistita);
  • lettera di incarico presso la persona assistita se il datore di lavoro è un Ente di Settore, in tal caso, andranno allegate per ogni assistente che si dovesse alternare alla cura tutte le lettere di incarico relative al periodo di rendicontazione. Qualora il datore di lavoro sia un Ente di Settore la domanda può essere presentata, dalla persona assistita, da un suo familiare o dall’amministratore di sostegno/tutore.

Autorizzazione all’utilizzo dei dati personali della persona assistita che dovrà essere allegata nel caso in cui la domanda venga presentata da un familiare, titolare del contratto, che non sia amministratore di sostegno/tutore dell’assistito.

Possono iscriversi al registro territoriale degli Assistenti familiari, tutte le persone, italiane e straniere, che sono in possesso dei seguenti requisiti:

  • compimento del 18° anno d’età;
  • certificato di iscrizione anagrafica al Comune di residenza;
  • titolo di soggiorno valido ai fini dell’assunzione per lavoro subordinato per i cittadini extracomunitari;
  • per i cittadini stranieri: aver conseguito in Italia il diploma di scuola secondaria di primo grado oppure autodichiarazione che attesta un livello di conoscenza della lingua italiana adeguato alle mansioni da svolgere in qualità di Assistente Familiare;
  • autocertificazione circa l’assenza di condanne penali o procedimenti penali in corso;
  • essere in possesso alternativamente dei seguenti requisiti:
  1. a) titoli di studio o di formazione in campo assistenziale o sociosanitario (con relativa traduzione asseverata da una Autorità italiana) conseguiti negli Stati membri dell’Unione europea. Sono equiparati i titoli degli Stati dello Spazio Economico Europeo e della Confederazione Svizzera;
  2. b) attestati afferenti percorsi di formazione in ambito assistenziale o sociosanitario riconosciuti, realizzati da enti accreditati in altre Regioni o Province Autonome con un monte ore minimo pari a 160 ore;
  3. c) attestato di competenza con valenza di qualifica Ausiliario Socio-Assistenziale (ASA) e Operatore Socio-Sanitario (OSS), rilasciato a seguito di corsi riconosciuti dalla Regione;
  4. d) attestato di competenza di Assistente familiare rilasciato a seguito del percorso formativo, nell’ambito del sistema di formazione professionale regionale, di cui alla l.r. 6 agosto 2007, n. 19;
  5. e) avere svolto un’attività lavorativa in Italia nel campo dell’assistenza familiare di almeno 12 mesi effettuati nell’arco temporale di 2 anni, certificata da regolare contratto di lavoro e dalla copia dei versamenti dei contributi di legge. Tale documentazione è integrata da una lettera del datore di lavoro in cui viene attestata la conoscenza di economia domestica, con la declinazione delle mansioni svolte (es. attività connesse alle esigenze del vitto e della pulizia della casa, assistenza alla persona nello svolgimento delle attività della vita quotidiana, ecc).

 

I requisiti devono essere posseduti al momento della presentazione della domanda.

SEDE: presso il Consorzio Casalasco Servizi Sociali, Con.Ca.S.S., via Corsica n.1, Casalmaggiore

MODALITA’ DI ACCESSO: lo sportello riceve previo appuntamento telefonico o tramite mail

TELEFONO: 0375/203122

MAIL: ufficiodipiano@concass.it